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Anni ’80: “Per l’uomo che non deve chiedere MAI!”
Nel corso degli anni ’80 era diffuso il mito dell’uomo macho. Lo spaccone. Il palestrato steroideo.
L’uomo con la Harley, l’uomo che ha “da puzzà”… ma che può anche usare (con parsimonia 🙂 il Denim ed avere tutte le donne ai propri piedi!
Come sono cambiati i tempi… oggi risvoltini, cellulare e si va di monopattino!!!
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Anni ’80: “Una media ti dà sprint e mente lucida!”
Oggi voglio cominciare a parlare di un decennio che ho particolarmente a cuore: gli anni ’80.
No non sono un nostalgico, ma mi colpisce come sia radicalmente cambiato il mondo (in meglio o in peggio… questo non lo so) negli ultimi 40 anni.
Oggi c’è il politically correct, non si fuma negli ospedali, si beve responsabilmente, nessuno ruba più un fiore per te…
Per cominciare voglio proporvi questo spot dedicato alla birra.
Sono sicuro che molti di voi non l’avranno mai visto… fortunatamente siete ben più giovani del sottoscritto!
Chi mi conosce sa quanto io ami le bionde medie, ma qui forse si esagera un po’ decantandone doti che…
…beh fatevi una risata va!
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Periartrite come regalo di compleanno :)
Ebbene si! quest’anno, come regalo, per aver raggiunto la ragguardevole quota “45 anni”, ho ricevuto un presente davvero originale: la periartrite.
Il fatto che stessi entrando nella famosa fase della vita: “vecchio di merda” mi era chiaro da un bel po’, ma riuscire a farlo in pompa magna non me l’aspettavo.
Fortunatamente: farmaci, droghe e alcol stanno migliorando rapidamente il quadro clinico.
Inutile dirvi che la visita ortopedica e la risonanza magnetica sono impossibili da prenotare tramite mutua se non attendendo almeno 4/5 lustri da oggi…
Ma che cos’è la periartrite? facciamo un po’ di sana informazione dopo le mie solite cazzate:
La periartrite alla spalla, o spalla congelata, è una condizione cronica dell’articolazione scapolo-omerale, contraddistinta dall’infiammazione e dall’irrigidimento della capsula articolare.
Riassumendo: è una merda che ti blocca la spalla quando cominci a diventare un vecchio del cazzo!
Lascio attivi i link alla pagina da cui ho fatto il classico copia/incolla se volete approfondire.
Brutta bestia, va lo assicuro!
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Ambiente di lavoro: TOSSICO parte 2
Ecco i sei campanelli d’allarme:
1. Carichi di lavoro eccessivi
2. Richieste contrastanti e mancanza di chiarezza sui ruoli
3. Scarso coinvolgimento nei processi decisionali e nei metodi di lavoro
4. Gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi
5. Comunicazione inefficace, mancanza di sostegno da parte dei colleghi o dei superiori
6. Atteggiamenti ambigui o molesti
Se siete sottoposti quotidianamente a simili torture psicologiche… cercate di fuggire dal vostro posto di lavoro il prima possibile! ne va seriamente della vostra salute!
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CONFLITTO ISRAELE-PALESTINA: IL COMMENTO DI EMERGENCY
L’attacco bestiale e indiscriminato casa per casa, nelle strade, a un concerto verso persone che non avevano altra colpa che la loro nazionalità è un crimine di guerra che toglie il fiato per la brutalità con cui si è accanito su persone innocenti e per le conseguenze che avrà su tutto il Medio Oriente. Niente può giustificarlo.
Togliere acqua, cibo, elettricità – mezzi indispensabili alla sopravvivenza – a due milioni di persone che già da decenni sono sottoposte a una violazione quotidiana e sistematica dei più basilari diritti umani come reazione a quell’attacco è anche questo un crimine di guerra.Con la scioccante azione militare di sabato, Hamas ha dato inizio a un nuovo conflitto che porterà nuovi morti.
Durante il suo mandato Netanyahu ha perseguito una politica estera che ha ignorato sistematicamente “l’esistenza e i diritti dei palestinesi”, come scriveva ieri il quotidiano israeliano Haaretz. Anche la comunità internazionale ha per anni ignorato le condizioni di vita degli abitanti della Striscia di Gaza, li ha abbandonati a se stessi dal punto di vista umanitario, ma soprattutto politicamente.Le immagini che arrivano oggi da quella parte di mondo testimoniano l’evidenza: non esiste sicurezza senza diritti, mentre 75 anni di armi, occupazioni militari, attentati, bombe, rapimenti hanno portato solo più guerra, più odio, più vite umane perse.
Una storia già vista e vissuta da entrambe le parti del confine. Davanti a questo disastro, chiediamo che la comunità internazionale si faccia mediatrice per proteggere i civili, creare corridoi umanitari per la loro evacuazione e per arrivare alla cessazione delle ostilità.